Con Lorenzo Bertocchi ci siamo conosciuti lo scorso 21 ottobre.
Mi aveva espresso il desiderio di migliorare le sue prestazioni nella maratona: allora aveva corso 5 giorni prima a Parma in 3.53.38 e 2 giorni dopo avrebbe corso la maratona di Venezia in 3.47.07.
Aveva la smania di fare maratone in quantita’ e gli ho spiegato che per migliorare avrebbe dovuto soprattutto limitarsi nel numero di maratone e fissarsi obiettivi finalizzati in qualita’ e non in quantita’. Nel contempo allenarsi anche a ritmi più veloci, sfruttando gli allenamenti del nostro gruppo dei runners, di cui ben presto è diventato uno dei trascinatori.
Diminuire il numero di maratone era un percorso che richiedeva un po’ di tempo, visto che si era già iscritto a Ravenna (13 novembre corsa in 3.35’13”), a Firenze (27 novembre in 3.25.54) e Reggio Emilia (11 dicembre in 3.19’08”), tutti tempi ufficiali (non real time) e senza citare un altro paio fra maratone e ultra trail non Fidal a cui non aveva potuto esimersi di fare.
Ma tra gennaio e febbraio stop alle maratone e allenamenti finalizzati a correre più veloce anche su distanze più brevi, in cui ha migliorato i suoi tempi nei 10 km e nelle mezze. E i consigli sempre dispensati nell’ottica che facesse un salto di qualita’ a livello cronometrico.
E oggi nella Bologna Marathon tutto questo è gia’ avvenuto e siamo solo all’inizio: ha corso in real time qualche secondo sotto le 3 ore e come tempo effettivo 10 secondi sopra, cedendo nel finale il minuto e mezzo di vantaggio accumulato nella prima parte, anche per il finale in leggera ascesa. Che dire, niente male, riuscire a migliorarsi in 4 mesi da 3.53.38 a sotto le 3 ore, ma il merito è tutto suo, per come si è impegnato negli allenamenti e posizionato su obiettivi performanti e raggiungibili.